ATTENZIONE A DARE DA MANGIARE AGLI UCCELLI: RISCHI DI MALATTIA DAGLI ALIMENTATORI DA GIARDINO

Gli uccelli selvatici sono a rischio per una serie di malattie gravi che possono prendere nelle aree dove ci sono gli alimentatori artificiali da giardino. A dirlo è lo studioHealth hazards to wild birds and risk factors associated with anthropogenic food provisioning” pubblicato su Philosophical Transactions of the Royal Society Bda un team di ricercatori della Zoological Society of London (Zsl), del British Trust for Ornithology (Bto) e di Fera Science

Lo studio sottolinea che  se gli alimentatori artificiali, soprattutto durante l’inverno, presentano molteplici benefici per le ulteriori risorse alimentari messe a disposizione degli uccelli selvatici,  la loro alimentazione nei nostri giardini può anche favorire la trasmissione di alcune malattie, in particolare incoraggiando gli uccelli a radunarsi ripetutamente nello stesso sito, spesso mettendo a contatto specie che  non interagirebbero così strettamente nell’ambiente naturale. I rischi possono aumentare se nei punti di alimentazione l’igiene è scarsa, con accumulo di cibo stantio, spreco di cibo e escrementi.

Lo studio britannico ha analizzato oltre 25 anni di dati sulla presenza di minacce per la salute per gli uccelli selvatici, concentrandosi su un protozoo (trichomonosi del fringuello), su un  virus (Paridae pox) e  su malattie batteriche (salmonelle dei passeriformi). Allo studio hanno contribuito anche le osservazioni fatte con progetti nazionali di citizen science, «sottolineando l’importanza costante di questi censimenti nell’aiutare gli scienziati a monitorare l’evoluzione delle minacce per la salute che sta affrontando la fauna selvatica che frequenta i giardini«, dicono i ricercatori.

La principale autrice dello studio, Becki Lawson dell’Istituto di zoologia della Zsl. ha evidenziato che «Il nostro studio dimostra come tre delle più comuni malattie che colpiscono gli uccelli da giardino britannici siano cambiate, sia drammaticamente che imprevedibilmente, nell’ultimo decennio, sia in termini di specie che influenzano che nei modelli in cui avvengono. Recentemente sono emerse sia la trichomonosi dei fringuelli che la Paridae pox, che causano  epidemie  di malattie che interessano un gran numero di uccelli, mentre la salmonellosi dei passeriformi – in precedenza una condizione comune – sembra essersi ridotta ad un livello molto basso. Queste condizioni hanno diversi mezzi di trasmissione, quindi approfondire la nostra comprensione delle dinamiche delle malattie ci aiuterà a sviluppare consigli sulle migliori pratiche per garantire che l’alimentazione degli uccelli da giardino aiuti anche a salvaguardare la loro salute».

Proprio per massimizzare i benefici e minimizzare i potenziali rischi legati all’alimentazione artificiale degli uccelli selvatici, lo studio fa una serie di raccomandazioni basate sull’evidenza: quando si verificano epidemie, le persone dovrebbero  riferire le loro osservazioni (ad esempio letargia o piumaggio insolitamente gonfio) al progetto Garden Wildlife Health (Gwh); chiedere consiglio a un  veterinario; prendere in considerazione l’arresto temporaneo dell’alimentazione nel giardino per  incoraggiare gli uccelli a disperdersi, riducendo il rischio di un’ulteriore diffusione della malattia.

Un’altra autrice dello studio, Kate Risely del Bto, aggiunge: «Stiamo chiedendo a tutti coloro che nutrono gli uccelli selvatici di essere consapevoli delle loro responsabilità per prevenire le malattie. I semplici passi che raccomandiamo includono l’offerta di una varietà di alimenti da fonti accreditate; alimentandoli con moderazione, in modo tale che gli alimentatori vengano in genere svuotati ogni 1-2 giorni; la pulizia regolare di mangiatoie per uccelli e la rotazione dei siti di alimentazione per evitare l’accumulo di rifiuti alimentari o di escrementi di uccelli».

Tratto da

del 13 Marzo 2018