TANAX®: revisione del Bugiardino già in corso

Pronto il Decreto – Eutanasici solo in mano al veterinario – Da mesi il problema era all’attenzione di Ministero, Fnovi e Anmvi

Il bugiardino del Tanax® è in via di riscrittura e questo medicinale veterinario, come tutti gli eutanasici rientrerà fra i medicinali ad uso esclusivo del medico veterinario. Un decreto ministeriale firmato dal Sottosegretario di Stato alla Salute Francesca Martini – già approvato dalla Conferenza Stato regioni e ora alla Corte dei Conti – porterà a breve in Gazzetta Ufficiale la soluzione normativa.

Lo rendono noto la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani (Fnovi) e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) a proposito dell’impiego del Tanax® per l’eutanasia di cani e gatti.

Il decreto, al quale ha lavorato per mesi il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali- con la sua Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario – insieme alla Fnovi, all’Anmvi e ad Aisa, colma un vuoto legislativo e rappresenta un intervento normativo coerente con il sistema di farmacovigilanza veterinaria attivo nel nostro Paese per il controllo e la sicurezza dei medicinali impiegati sugli animali.

Dunque sul foglietto illustrativo del Tanax® non si leggerà più “da usarsi sotto il diretto controllo del medico veterinario”, ma sarà solo il medico veterinario a poterlo gestire. Quanto alla modalità di somministrazione del farmaco al cane o al gatto, foglietto illustrativo a parte, è consolidata prassi medico veterinaria quella di evitare la sofferenza del paziente sottoposto ad eutanasia, come la deontologia e la buona pratica veterinaria richiedono.

Ma il provvedimento darà garanzie anche maggiori e andrà oltre il caso Tanax® – rassicurano Fnovi e Anmvi. Infatti, potranno essere impiegati solo dal veterinario tutti gli eutanasici e le categorie di farmaci (come ad esempio gli anestetici e gli antineoplastici iniettabili) che richiedono speciali accorgimenti e specifiche competenze per la detenzione e la somministrazione.

Quello della sofferenza dell’animale da sopprimere è un problema sentito anche in campo zootecnico, per quei bovini – anche loro esseri senzienti e tutelati dalla legge – non più destinabili alla macellazione e per i quali non esiste alcun farmaco autorizzato. E’ questo un altro problema che i veterinari italiani stanno affrontando con addetti ai lavori, animalisti e autorità ministeriali.


Tratto dall’ Ufficio stampa Fnovi