COSMETICI: STOP TOTALE IN EUROPA AI TEST SUGLI ANIMALI

Animals groupsDall’11 marzo nei 27 Paesi dell’Unione europea (presto 28 con la Croazia)  è entrato in vigore il divieto di vendita dei prodotti cosmetici contenenti ingredienti testati su animali (proprio l’estensione a tutti gli ingredienti costituisce la principale novità) in tutte le parti del mondo e per ogni tipo di esame (tossicità per uso ripetuto, inclusi sensibilizzazione cutanea e cancerogenicità, tossicità riproduttiva e tossicocinetica).

Si perché fino ad ora anche l’acqua contenuta in un rossetto o shampoo veniva testata su animali come i conigli, con iniezioni cutanee od oculari e applicazioni forzate. Milioni di animali sacrificati dall’industria mondiale della cosmesi, talvolta obbligata addirittura per legge a simili test per assicurare la non nocività di un determinato prodotto. Insomma si chiude il capitolo più aberrante della vivisezione: del resto per rossetti e fondotinta non reggeva neanche la scusa della ricerca scientifica.

Nessuna deroga è concessa dal nuovo regolamento europeo che dopo un percorso ad ostacoli durato vent’anni è “legge”. Il bando riguarda solo i nuovi prodotti ed ingredienti che entrano nel mercato.

Grazie alla Direttiva Europea  del 27 febbraio 2003; tutte le sostanze usate per confezionare creme, shampoo e profumi dovranno essere rigorosamente “cruelty free”, non soltanto i prodotti finiti, ma anche le materie prime.

Dopo Israele e India, che hanno vietato la vendita e l’importazione di prodotti cosmetici e per la pulizia realizzati con test su animali, anche l’Europa fa segnare un grande passo in avanti. Ma si tratta solo del primo. Perché questo tipo di test non rappresentano che una piccolissima percentuale di tutti quelli condotti nella sperimentazione animale e sono ancora milioni gli animali che continueranno a essere sacrificati per altri tipi di esperimenti, soprattutto nel settore medico-farmaceutico.

Di proibire la vendita dei cosmetici sugli animali se ne parlava dal 1993 quando si mise mano per la prima volta alla Direttiva Ue Cosmetici. In teoria questo bando sarebbe dovuto entrare in vigore nel 1998, ma tra ritardi tecnici e bastoni nelle ruote messi dai produttori di creme e simili sono passati ben 15 anni.

La vivisezione, come dichiarano scienziati, medici, ricercatori, a partire dall’oncologo Umberto Veronesi, è una falsa scienza. I topi reagiscono ai farmaci in modo diverso dai ratti. Alcuni farmaci risultano nocivi per gli uni ed innocui per gli altri. Che validità può avere una sperimentazione fatta su una specie diversa dalla nostra? Usiamo le alternative serie, a partire dalle colture cellulari“, spiega , Edgar Meyer, presidente di Gaia Animali & Ambiente.

Anche l’Enpa ribadisce che la lotta non finisce qui, anzi continua per gli animali che sono “sacrificati per altri tipi di esperimenti, anche medici, in nome di un modello che – lo ricordo – non è mai stato validato scientificamente – commenta il direttore scientifico Ilaria Ferri-. E che non può essere assolutamente applicabile all’uomo, come dimostrano sia i numerosi ricercatori che ne hanno contestato le fondamenta, sia le migliaia di persone che hanno perso e continuano a perdere la vita a causa degli effetti collaterali dei farmaci“. Farmaci che, paradossalmente, avrebbero dovuto essere sicuri proprio perché testati sugli animali. “Dire no alla sperimentazione significa dunque non solo salvare la vita di milioni di esseri viventi – aggiunge Ferri – ma favorire il vero progresso della scienza medica attraverso la ricerca di terapie veramente efficaci per la salute dei pazienti“.