COME SALVARE LE API DALL’ AVVELENAMENTO DA PESTICIDI. LA CANNABIS E’ LA RISPOSTA

La vita senza le api non sarebbe la stessa.
Gli impollinatori sono insetti indispensabili per la vita sulla Terra. Senza il loro incessante lavoro ogni essere vivente potrebbe soffrire per mancanza soprattutto di cibo.
Per colpa dei pesticidi, dello sfruttamento del suolo e dell’inquinamento oggi le api sono a rischio. Ed è a rischio la biodiversità del pianeta.
La natura, però, pone sempre soluzioni ai 
disastri dell’umanità. Una ricerca scientifica svela che la cannabis potrebbe salvare le api. E salvare di conseguenza il mondo.

Campi di marijuana per salvare le api.

A gennaio una ricerca scientifica della Cornell University, pubblicata su Environmental Entomology, ha scoperto che grazie alla recente legalizzazione della coltivazione di cannabis in 11 stati americani le api sono tornate a proliferare come non mai.

Questo insetto sembra gradire particolarmente le piantagioni di canapa, nate un po’ dappertutto negli stati a stelle e strisce che hanno permesso la coltivazione di questa pianta. Grazie ai pollini della cannabis le api tornano a vivere e a diffondersi sempre più a macchia d’olio. Contrastando la moria a cui stiamo assistendo da anni, provocata principalmente dalla perdita di habitat e da insetticidi e pesticidi usati in agricoltura.

Secondo i ricercatori dell’università statunitense di Ithaca, nello stato di New York, questi impollinatori gradirebbero particolarmente la canapa sativa. Che da quando è stata legalizzata ha attirato 16 differenti specie di api. Contribuendo a ripopolare la popolazione di insetti che negli ultimi decenni ha attraversato il periodo più buio, con la perdita di molti esemplari e anche di specie.

Estratto di canapa contro l’avvelenamento da pesticidi delle api

Sulla scia di questo studio, altri scienziati hanno cercato di trovare nuove risposte per salvare le api dai pesticidi. Un team dell’Università Maria Curie-Sklodowska di Lublino, in Polonia, guidato dalla professoressa Aneta Ptaszyńska, ha scoperto che l’estratto di canapa può aiutare le api a sopravvivere all’avvelenamento causato dall’uso di questi prodotti in agricoltura. Si tratta del primo studio al mondo che ha valutato la longevità delle api avvelenate con i pesticidi e curate con l’estratto di canapa. Estratto che prolunga la loro vita. Gli insetti testati sono sopravvissuti tanto a lungo quanto quelli che non avevano mai avuto contatto con sostanze nocive.

La scoperta è importante perché salvando le api si interviene anche sugli ecosistemi che contribuiscono a salvaguardare con il loro lavoro di impollinazione. La ricerca non si fermerà qui, visto che il prossimo anno saranno condotte ulteriori indagini in merito.
Le 
api scompaiono perché non riescono a nutrirsi in modo adeguato e sono indebolite dai pesticidi, che per loro sono un vero e proprio veleno. Si ammalano e muoiono, in una catena che oggi potremmo sperare di bloccare con l’aiuto della natura. E di una pianta che, però, non gode sempre di grandi consensi.

Salvare le api, per salvare il mondo

Negli ultimi 5 anni abbiamo perso circa 10 milioni di alveari nel mondo. Il 40% degli esemplari sono scomparsi. La produzione del miele è a rischio. Così come la produzione di altri alimenti derivanti dall’impollinazione.
La canapa non rappresenterebbe solamente un’opportunità per le 
imprese agricole, visti i numerosi utilizzi della new canapa economy (oli per la cosmesi, tessuti naturali, materiale edile green, bio plastiche, usi medici e alimentari). Potrebbe anche aiutare a combattere l’inquinamento e difendere la biodiversità. Anche con l’aiuto delle api.