CADMIO NEGLI ALIMENTI: PUBBLICATO IL NUOVO REGOLAMENTO UE N° 488/2014 DEL 12 MAGGIO 2014

OLYMPUS DIGITAL CAMERANel 2009 la Commissione europea chiese all’EFSA di valutare i rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di cadmio negli alimenti, per assistere i gestori del rischio nel processo di revisione dei livelli massimi di cadmio ammessi negli alimenti. All’ EFSA fu inoltre richiesto di indicare l’importanza relativa di altre fonti di esposizione al cadmio e di prendere in considerazione le condizioni di esposizione di gruppi specifici della popolazione, compresi i bambini.

Il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, esaminato il rapporto tra livelli di cadmio nelle urine e le beta-2-microglobulina,una proteina escreta nelle urine che funge da indicatore biologico della funzionalità renale, ne ha fissato per il cadmio il valore TWI di 2,5 µg/kg pc [2,5 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo (µg/kg pc)].

Il gruppo ha concluso che persino nei gruppi che hanno un esposizione a livelli superiori al TWI il rischio di effetti avversi è molto basso, perché il TWI non è calcolato in base al danno renale vero e proprio, ma su un indicatore precoce di variazioni nella funzionalità renale in grado di prevedere danni renali che potrebbero instaurarsi in una fase successiva della vita.

Secondo il parere, i gruppi di alimenti che contribuiscono in modo prevalente all’esposizione alimentare al cadmio, principalmente a seguito del consumo elevato, sono i cereali e i prodotti a base di cereali, gli ortaggi, la frutta a guscio e le leguminose, le radici amilacee o le patate e la carne e i prodotti a base di carne. Le maggiori concentrazioni di cadmio si sono riscontrate in prodotti quali le alghe marine, il pesce e i frutti di mare, il cioccolato e gli alimenti per usi dietetici speciali, nonché in funghi, semi oleosi e frattaglie commestibili. Successivamente, in una valutazione riveduta, svolta con l’ausilio della nuova banca dati sintetica sui consumi alimentari, che contiene dati quantitativi aggiornati sui consumi alimentari nei diversi Stati membri e nelle diverse fasce di età della popolazione, sono state pubblicate informazioni più particolareggiate per fascia di età sui prodotti alimentari specifici che contribuiscono all’esposizione.

Per gli adulti l’esposizione è riconducibile soprattutto a radici amilacee e tuberi, cereali e alimenti a base di cereali, ortaggi e derivati. Per i bambini e gli adolescenti le fonti principali di esposizione sono radici amilacee e tuberi, cereali e alimenti a base di cereali e zuccheri e dolciumi, mentre per i lattanti e i bambini in tenera età l’apporto proviene in prevalenza da radici amilacee e tuberi, cereali e alimenti a base di cereali, ortaggi e derivati, latte e prodotti caseari e alimenti per lattanti e bambini piccoli.

LE MODIFICHE INTRODOTTE DAL NUOVO REGOLAMENTO UE N° 488/14 DEL 12 MAGGIO 2014

  • Il Cioccolato e Cacao –  in polvere venduti al consumatore finale possono contenere alti tenori di cadmio e costituiscono una fonte importante di esposizione umana. Pertanto la Commissione ha ritenuto opportuno definire i tenori massimi per il cadmio in diversi tipi di cioccolato e di cacao in polvere venduti al consumatore finale. Al fine di garantire che i tenori massimi possano essere rispettati anche da tipi di cioccolato che contengono una maggiore percentuale di cacao (poiché nei prodotti a base di cacao il tenore di cadmio è correlato al contenuto di cacao) sono stati stabiliti tenori massimi di cadmio differenti per prodotti che contengono percentuali diverse di cacao. I tenori massimi indicati al punto 3.2.7 dell’allegato al presente regolamento si applicano a decorrere dal 1 gennaio 2019. Tutti i prodotti non conformi a tali tenori massimi immessi legalmente sul mercato prima del 1 gennaio 2019 potranno continuare ad essere commercializzati dopo tale data fino alla loro data minima di conservazione o di scadenza.
  • Gli Alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento – contribuiscono in misura notevole all’esposizione al cadmio di neonati e bambini in tenera età. Il nuovo regolamento introduce tenori massimi per i prodotti a base di soia, per gli alimenti a base di cereali e altri alimenti per lattanti e per la prima infanzia. I tenori massimi di cadmio in tali alimenti che vengono indicati ai punti 3.2.19 e 3.2.20 dell’allegato al presente regolamento, si applicano a decorrere dal  1 gennaio 2015. Tutti i prodotti non conformi a tali tenori massimi immessi legalmente sul mercato prima del 1 gennaio 2015 potranno continuare ad essere commercializzati dopo tale data fino alla loro data minima di conservazione o alla data di scadenza.
  • Ortaggi – Considerato che vengono consumati in quantità limitate e che gli effetti sull’esposizione umana sono trascurabili, sono stati aumentati i tenori massimi di cadmio per pastinaca, salsefrica, sedano rafano portandoli al livello vigente per il sedano rapa (0,20). Per determinati ortaggi infatti il rispetto dei tenori massimi attuali stabiliti dal precedente regolamento (CE) n.1881/2006 è difficile e i dati di occorrenza forniti dagli Stati membri indicano che i livelli di fondo naturali sono più elevati e paragonabili a quelli del sedano rapa.
  • Pesce – Alcune specie ittiche sono attualmente esenti dal tenore massimo predefinito per il pesce. Il nuovo regolamento stabilisce che – sulla base dei nuovi dati di occorrenza – non è più necessaria l’esenzione per le specie palamita bianca (Sarda sarda), sarago fasciato comune (Diplodus vulgaris), anguilla (Anguilla anguilla), cefalo (Mugil labrosus labrosus), suro o sugarello (Trachurus species), luvaro o pesce imperatore (Luvarus imperialis), sardine del genere Sardinops (Sardinops species) e sogliola cuneata (Dicologoglossa cuneata). Il tenore massimo predefinito può essere rispettato attenendosi alle buone prassi della pesca. Sono stati corretti i tenori massimi per le specie tombarello (0,15), acciuga (0,25) e pesce spada (0,25): i nuovi dati di occorrenza indicano che un tenore massimo inferiore può essere rispettato attenendosi alle buone prassi della pesca. Per le specie sardina (Sardina pilchardus) e Sicyopterus lagocephalus sono stati stabiliti tenori massimi più elevati. I dati di occorrenza indicano che il rispetto dei tenori massimi attuali è difficile in quanto i livelli di fondo naturali possono essere superiori. Inoltre, per entrambe le specie il consumo è basso e ha effetti trascurabili sull’esposizione umana.

Il presente regolamento entrerà in vigore il prossimo 2 giugno 2014