REGOLAMENTO DELL’ UE – ESPOSIZIONE DEI CONSUMATORI AI RESIDUI DI ANTIPARASSITARI

BurroDal 1 gennaio del 2015, gli Stati Membri dovranno sottoporre a campionamento alcune categorie di alimenti per monitorare gli antiparassitari.
La Commissione Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 Aprile scorso il Regolamento (UE) n.400/2014 Rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l’esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale.

Dato che l’utilizzo di antiparassitari subisce notevoli cambiamenti nel corso di un triennio, la Commissione Europea ha ritenuto opportuno monitorare gli antiparassitari nei prodotti alimentari nell’arco di vari cicli triennali per permettere di valutare l’esposizione dei consumatori e l’applicazione della normativa dell’Unione. Dal 1 gennaio 2015, il Regolamento 400/2014 stabilisce quindi che gli  Stati membri prelevino e analizzino, nel corso nel triennio  2015-2017, campioni delle combinazioni di antiparassitari/prodotti (Allegato I); il provvedimento fissa anche il  numero di campioni di ciascun prodotto, compresi gli alimenti per lattanti e bambini e i prodotti dell’agricoltura biologica (Allegato II).

Burro, latte, uova, fegato ( di bovini, suini e pollame), muscolo e grasso di suini e pollame sono i prodotti di origine animale che rientrano nel piano dei campionamenti disciplinato dal Regolamento 400/2014; si tratta di prodotti, individuati dalla Commissione- insieme ai prodotti di origine vegetale- fra i quaranta prodotti alimentare che rappresentano i principali componenti della dieta alimentare di cittadini dell’Unione Europea.

La Commissione calcola- sulla base di una distribuzione binomiale delle probabilità –  che l’esame di 654 campioni consente di individuare, con un grado di certezza superiore al 99 %, un campione contenente residui di antiparassitari che superano il limite di determinazione (LOD), a condizione che almeno l’1 % dei prodotti contenga residui in quantità superiori a tale limite.  La raccolta di questi campioni andrà ripartita tra gli Stati membri a seconda del numero di abitanti, con un minimo di 12 campioni l’anno per ciascun prodotto.

Per le procedure di campionamento il Regolamento 400/2014 rimanda alla Direttiva 2002/63/CE, che comprende i metodi e le procedure di campionamento raccomandati dalla commissione del Codex Alimentarius.

Gli Stati membri dovranno trasmettere i risultati delle analisi dei campioni esaminati negli anni 2015, 2016 e 2017 rispettivamente entro il 31 agosto 2016, 2017 e 2018.

Gli orientamenti sulle «procedure di controllo analitico della qualità e di convalida per le analisi dei residui di antiparassitari nei prodotti alimentari e nei mangimi» sono pubblicati sul sito web della Commissione.

Tratto da@nmviOggi Logo  del 24 Aprile 2014