I CINGHIALI SONO IN GRADO DI APRIRE LE TRAPPOLE PER LIBERARE I LORO SIMILI

Lo studio “Observation of rescue behaviour in wild boar (Sus scrofa)” pubblicato recentemente su Scientific Reports da un team di ricercatori della Fakulta lesnická a dřevařská  della České zemědělské univerzity di Praga  (ČZU) ha documentato per la prima volta un comportamento unico e non ancora descritto dei cinghiali, «A testimonianza non solo della loro eccezionale capacità cognitiva abilità ma anche tendenze prosociali».

In Repubblica Ceca, una sequenza di fotografie scattate nella notte tra il 28 e il  29 gennaio 2020  da una fototrappola, posta davanti a una gabbia che viene utilizzato per la cattura e la successiva ricerca telemetrica dei suini selvatici e per la prevenzione della peste suina africana, ha catturato una situazione nella quale un cinghiale adulto ha caricato un tronco che fissava la porta della struttura di cattura, liberando i cinghiali che erano rimasti intrappolati.

La gabbia si chiude non appena entrano i cinghiali e, quando le porte sono scattate sono rimasti intrappolati un giovane e un giovane adulto che molto presto hanno iniziato a mostrare segni di angoscia, caricando le griglie della gabbia nel tentativo di fuggire.

Dopo 2 ore e 6 minuti è arrivato fuori dalla gabbia un gruppo di 8 cinghiali, tra i quali una femmina adulta. Nelle immagini successive si può vedere la criniera della femmina alzarsi mentre inizia a caricare i tronchi che chiudono la trappola. Sebbene ci siano alcune piccole lacune in questa prova fotografica del tentativo di salvataggio, sembra che alla fine la femmina sia riuscita a spostare i tronchi abbastanza da aprire la gabbia. Poi ci sono voluti alcuni minuti prima che i due cinghiali intrappolati capissero che la porta che li chiudeva in trappola poteva essere spinta per uscire. Dopo 29 minuti dall’arrivo del branco, i due cinghiali prigionieri erano comunque liberi.

Va detto che molto probabilmente la manovra per aprire la gabbia sarebbe stata praticamente impossibile con le pesanti porte a ghigliottina che vengono usate nei “chiusini” in molte zone d’Italia, compresi alcunii Parchi, per cercare di contenere l’esplosione demografica dei cinghiali.

Quello osservato nella Repubblica Ceca è chiaramente di un intervento attuato da cinghiali per soccorrere propri simili e la principale autrice dello studio, Michaela Másílková spiega che «E’ una situazione in cui un individuo aiuta un altro individuo che si trova in una situazione pericolosa o stressante, che lo mette a grande rischio. Questa è una manifestazione estrema di comportamento prosociale o di altruismo».

Un altro autore dello studio, Hynek Burda, ricorda che «Il comportamento di salvataggio è difficile da studiare ed è stato osservato solo in alcune specie di animali, come primati o cetacei, ma non ancora nei suini selvatici». Infatti  questo processo noto come “contagio emotivo” è stato osservato anche nei maiali che, alla vista di un loro simile in pericolo diventano così angosciati da volerlo aiutare. Anche i topi che cercano di liberare i loro compagni intrappolati e le formiche che salvano i membri della loro colonia imprigionati in una trappola di nylon sepolta nella sabbia sono altri esempi concreti di questo fenomeno,

La Másílková sottolinea che «L’intera situazione è stata molto veloce e il comportamento della femmina di cinghiale è stato accurato e complesso, in altre parole, sapeva benissimo cosa fare per aprire la trappola. E’ uno dei tanti casi che dimostrano l’intelligenza e le capacità cognitive dei cinghiali. Inoltre, ci sono indicazioni che questo comportamento possa essere stato motivato dall’empatia, cioè dalla capacità di entrare in empatia con gli altri. L’empatia è stata dimostrata nei maiali domestici, ma se il comportamento di salvataggio fosse davvero motivato dall’empatia, questa sarebbe la prima prova di empatia nei cinghiali».

Anche se questa non è la prima prova dell’intelligenza dei suini selvatici: nel settembre 2019 lo studio “Context-specific tool use by Sus cebifrons” pubblicato su da un team di ricercatori franco-cileno ha pubblicato su Mammalian Biology, ha documentato per la prima volta l’utilizzo di strumenti da parte  dei cinghiali dalle verruche delle Visayas Visayas, una specie minacciata di estinzione.

Tratto dadel 30 Agosto 2021