BENESSERE DEI PESCI: UN MANUALE PER I CONTROLLI AL TRASPORTO

Servizi Veterinari, UVAC, PIF e Istituti Zooprofilattici sono i destinatari del primo Manuale per i controlli del benessere dei pesci durante il trasporto su strada. L’acquacoltura è un settore in crescita: in un anno sono stati trasportati e introdotti in Italia oltre 72 milioni di chilogrammi di pesce vivo. E nel 2030, le stime dicono che a livello mondiale il 60% del pesce consumato sarà di allevamento.

Il Manuale per i controlli del benessere dei pesci durante il trasporto su strada è stato redatto dagli esperti di un gruppo di lavoro istituito dal Ministero della Salute (DGSAF) coordinato da Carlo Spezzani (Dirigente Veterinario PIF-UVAC Veneto,Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige). Il documento è stato inviato in aprile sia agli organismi di controllo che alle associazioni di categoria (piscicoltori e trasportatori) dopo l’approvazione del Coordinamento interregionale della Prevenzione.

Si tratta di un “valido e utile strumento per la corretta gestione dei pesci, al fine della tutela del benessere di questa specie animale durante il trasporto”- sottolinea la Direzione Generale della Sanità Animale. Il trasporto dei pesci è considerato il più difficile e delicato rispetto alle altre specie di vertebrati:  un piccolissimo errore nelle varie fasi di trasporto ne può compromettere il benessere e comportare una perdita economica per il settore. Pertanto, nelle attività di trasporto del pesce, “è necessario eseguire le operazioni secondo specifici protocolli operativi, allo scopo di non pregiudicare lo stato di salute e indirettamente anche il valore economico degli animali oggetto di movimentazione”.

I dati – L’acquacoltura è un settore in crescita: nell’anno 2016 sono stati trasportati e introdotti in Italia oltre 72 milioni di Kg. di pesce vivo (35.5% trote – 14.6%
spigole e orate – 4% pesce gatto e anguille) e si prevede che a livello mondiale nel 2030 il 60% del pesce consumato sarà di allevamento.
In Italia le specie più trasportate sono le orate, le spigole nelle fasi giovanili e le trote.La maggior parte delle specie di pesce che sono allevate vengono spostate almeno una volta durante il loro ciclo produttivo, mentre alcuni animali vengono movimentati piùvolte.
In acquacoltura sono allevate e trasportate oltre 60 specie diverse di pesci (oltre 30 specie in Europa).

Reg. 1/2005- L’azione di protezione e di mantenimento delle condizioni di benessere del pesce vivo durante le operazioni di trasporto è un obbligo sancito dalla legislazione vigente e comporta una responsabilità legale sia degli operatori del settore, sia delle autorità competenti preposte ai controlli, le quali devono avere una alta professionalità e competenza nel corso delle operazioni ispettive e di vigilanza.

Formazione e competenza veterinaria- E’ rilevante che gli operatori e il personale addetto siano formati e preparati per garantire ai pesci un trasporto senza stress. A tal proposito, il Manuale sottolinea “l’importanza fondamentale della figura del veterinario, il quale rappresenta oggi la sola figura professionale e con competenze scientifiche a cui la legge attribuisce il compito-dovere di verifica e di controllo delle condizioni degli animali e dei loro prodotti, nello specifico anche del pesce, ivi compresi i provvedimenti a tutela della protezione del benessere dell’animale durante il trasporto e che comportano, inoltre, anche la valutazione delle condizioni di dolore, stress, o sofferenze evitabili nel corso delle operazioni”.

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Tratto dadel 14 Maggio 2019