ARRETRATI ONAOSI, PRONTO EMENDAMENTO IN SENATO

Il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi, ha inviato una lettera al Presidente Serafino Zucchelli e al Vice Presidente Aldo Grasselli. “Molti molti nostri iscritti – scrive Melosi- si stanno rivolgendo ai nostri uffici e ai nostri dirigenti per lamentare il richiamo della quota in oggetto e per rappresentare la ferma determinazione a non dare seguito alla v/s raccomandata”.

L’ANMVI chiede rassicurazioni circa l’intento “bonario” dell’avviso, avviso che in circostanze analoghe era stato inviato ai medici veterinari liberi professionisti in relazione ad un pagamento definito addirittura “spontaneo“, dalla stessa Fondazione, a fronte di costosi quanto perdenti contenziosi tributari.

E chiede inoltre rassicurazioni “circa la reale volontà dell’attuale amministrazione a sollecitare i Ministeri del Lavoro e delle Finanze affinché sollevino definitivamente, tanto la Fondazione quanto i medici veterinari non contribuenti, dall’assolvere adempimenti minati da una pronuncia di incostituzionalità e da perduranti dubbi sull’effettiva esigibilità della contribuzione”.

“Risulta pertanto inatteso – osserva il Presidente Melosi- il tono perentorio contenuto nella raccomandata a firma del Direttore Generale Dott. Mario Carena, così come sorprende il Suo invito a versare una contribuzione in favore di assistiti fra i quali i destinatari della raccomandata non figurano più, né per imposizione di legge né per libera scelta personale”.

Ma l’occasione offre all’ANMVI motivo per osservare che l’aver precluso a vita la contribuzione volontaria, secondo quanto disposto dalle attuali disposizioni statutarie, è parsa “una decisione ispirata da atteggiamenti più ritorsivi che coerenti con le finalità solidaristiche dell’Opera”.

“Invitiamo pertanto la Fondazione – è l’invito del Presidente Melosi- a riconsiderare tale determinazione statutaria, considerando che i cinque anni concessi ai sanitari neoiscritti per aderire all’Opera – in considerazione della giovane età – non sono idonei ad assicurare loro una valutazione ponderata e coerente con l’evoluzione dei bisogni e delle circostanze impreviste della vita professionale, personale e familiare.

L’ipotesi può essere di finestre d’ingresso temporali che – senza destabilizzare l’equilibrio delle prestazioni- “consentano a tutti i sanitari, senza privilegi e senza strumentalizzazioni, di beneficiare delle meritorie finalità che dal 1874 ispirano l’Opera Nazionale degli Orfani dei Sanitari Italiani”.

ONAOSI, CHE FINE HA FATTO LA SANATORIA?

Tratto dadel 25  Ottobre 2011


Deflazionare il contenzioso ONAOSI in materia contributiva ed estinguere il credito maturato dalla Fondazione nei confronti dei veterinari liberi professionisti.

Il presidente dell’Onaosi Serafino Zucchelli ha consegnato al Senato un emendamento per risolvere la questione degli arretrati, una soluzione sulla quale ci sarebbe già il sostegno del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

Lo rende noto la UIL FPL Federazione Medici con una informativa, a cura del Segretario Armando Masucci-che allega un documento contabile dell’ONAOSI che stima il contenzioso in essere in 3.444.255,15 euro e quello potenziale per ulteriori azioni legali in 17.324.000 euro. Il valore stimato delle quote 2006 da recuperare è di 14.043.000 euro.

La raccomandata di richiamo della quota 2006 è stata inviata a circa 151 mila destinatari, per un valore medio di 93 euro per ciascun soggetto.

La UIL FPL  Federazione Medici invita a non tenere in alcuna considerazione la richiesta dell’Onaosi, dichiarandosi pronta ad una class action se dall’avviso bonario si passasse ad una cartella esattoriale da parte di Equitalia.

I contributi incassati dalla Fondazione per gli anni 2003-2006 sulla scorta dell’obbligo corrispondono a 146.016.000 euro. Gli obbligati erano 450 mila sanitari (di cui 146mila dipendenti). Di questi hanno versato circa 350mila professionisti.

Emendamento ONAOSI

Tratto dadel 26  Ottobre 2011