I GENITORI DEVONO EDUCARE I BAMBINI AL RISPETTO DEGLI ANIMALI MARINI

Scarica la Locandina
Scarica La Locandina

Il rispetto per gli animali è uno dei principali ruoli che ogni genitore è tenuto ad insegnare ai propri figli. In estate spesso questa cosa sfugge. Ogni anno milioni di granchi, meduse o pesci vengono maltrattati, mutilati ed uccisi solo per fare giocare i propri figli. Se ci indigniamo del maltrattamento di cani e gatti perché non dovremmo farlo per questi piccoli animali? 

E’ molto importante sensibilizzare soprattutto i genitori ad educare i propri figli alla non violenza ed a rispettare la natura e i piccoli animali marini. Spiegargli, con gentilezza e pazienza, che tutti gli animali provano dolore se maltrattati, spostati dal proprio habitat, catturati, uccisi o mutilati.

Ai propri figli bisogna impedire ed vietare la raccolta, per puro divertimento, di tutte quelle creature che vivono nelle acque basse, spesso sugli scogli che fiancheggiano le spiagge o negli anfratti, comunque a portata di secchiello.

Poter spiegare  che granchi, pesci o stelle marine non sono giocattoli e che da loro dipende anche la nostra vita sulla Terra. Bisogna insegnare, piuttosto, ad osservare questi animali senza interferire con la loro vita e con l’ambiente che li circonda e a informarsi sulla fauna verso cui mostrano curiosità.

Un giro sott’acqua con la maschera e le pinne, permette ad un bambino di vedere ed apprezzare, nel suo ambiente naturale, la miriade di organismi, che popola i bassi fondali e di certo è più bello ammirarli nel loro habitat naturale, solo così sarà possibile vederne le interazioni e i reali comportamenti, quelli che si perdono quando li catturiamo e li buttiamo dentro ad un secchiello

Quando poniamo un granchio, piccoli pesci, meduse e molto altro in un secchiello e lo lasciamo lì sotto al sole per oltre 40 minuti, lo condanniamo alla morte visto che l’acqua raggiunge velocemente i 40°C.

Pinna Nobilis

Rompere anche solo un piccolo pezzo della conchiglia delle patelle, molluschi che hanno una parte del corpo, detta piede, che utilizzano per aderire perfettamente alla roccia, equivale a farle morire. La Pinna nobilis una volta presa dallo scoglio è destinata alla morte, in quanto il mollusco, anche se rigettato in mare non può ricollocarsi nella sua posizione eretta che gli garantisce il filtraggio indispensabile per nutrirsi e vivere.

La stessa terribile sorte tocca alla stella marina che una volta pescata e messa in un secchiello ingloba aria fuori dall’acqua andando sotto stress osmotico in tempi talmente veloci che può morire. Per tutti loro la fine è certa: anche se liberati immediatamente dopo un rapido selfie.

Il problema sta quindi nei numeri: se tutti i bambini e i ragazzi e gli adulti, che ogni estate trascorrono le vacanze lungo le coste italiane, prendessero anche solo un piccolo animale al giorno, centinaia di migliaia di esemplari verrebbero uccisi per niente, solo per poter far trascorrere mezz’ora di gioco ai nostri figli e di relax a noi.

EDUCARE I BAMBINI AL RISPETTO DEGLI ANIMALI MARINI – Per un bambino è importante imparare che un granchio o una patella hanno la stessa utilità e dignità di una farfalla o di un uccellino. Bisogna portare per il mare almeno lo stesso rispetto che portiamo per la Terra. Dobbiamo ricordarci che viviamo sul pianeta mare perché il mare occupa più del 75% della superficie terreste ed è al mare che dobbiamo il nostro clima, parte del nostro cibo e gran parte della biodiversità che ha reso questo nostro pianeta vivibile.