PROROGA IN GAZZETTA UFFICIALE DI ALTRI 12 MESI DELL’ ORDINANZA SULLE ESCHE AVVELENATE

Il persistere di numerosi episodi, accertati dagli approfondimenti diagnostici degli Istituti zooprofilattici sperimentali, conferma la necessità e l’urgenza di mantenere in vigore i divieti sull’utilizzo di esche avvelenate e le misure di contrasto e prevenzione. L’ordinanza del Ministero della Salute è prorogata di un anno.

L’avvelenamento con esche e bocconi in danno agli animali e all’ambiente è disciplinato dal 2012 con una norma non di rango primario, quale sarebbe una legge del Parlamento.  L’unico strumento è l’Ordinanza emanata nel 2012 dal Ministero della Salute, costantemente prorogata negli anni e in parte rafforzata. Sarà così ancora per un altro anno: sulla Gazzetta Ufficiale è pubblicata la proroga delle «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati».

Nella scorsa Legislatura, la materia è stata stralciata dalla Legge Lorenzin, insieme a numerosi altri articoli su materie di sanità veterinaria che restano disciplinate tramite Ordinanza, malgrado la presenza di veleni o sostanze tossiche abbandonati nell’ambiente rappresenti un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini, oltre ad essere causa di contaminazione ambientale e  al patrimonio faunistico.

Le misure dell’Ordinanza ministeriale restano in vigore per “il persistere di numerosi episodi, accertati da approfondimenti diagnostici eseguiti dagli Istituti zooprofilattici sperimentali territorialmente competenti, relativi ad avvelenamenti e uccisioni di animali domestici e selvatici a causa di esche o bocconi avvelenati, accidentalmente o intenzionalmente disseminati nell’ambiente”.

Infatti, si legge nel provvedimento di proroga, “continua a sussistere la necessita’ e l’urgenza di confermare le misure di salvaguardia e prevenzione ai fini del controllo e monitoraggio del predetto fenomeno”.

Cionostante, l’adozione delle ordinanze “ha reso possibile un maggior controllo del fenomeno – secondo il Ministero della Salute – e  con significativa riduzione dell’incidenza degli episodi di avvelenamento e con individuazione dei responsabili che sono stati perseguiti ai sensi delle norme penali vigenti,  rappresentando quindi un deterrente per il perpetrarsi di ulteriori atti criminosi”.


ORDINANZA 25 giugno 2018
Proroga dell‘ordinanza 13 giugno 2016 recante: «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati».

Tratto da

del 16 Luglio 2018